Gli Attacchi di Panico sono una manifestazione del Disturbo d’Ansia.

L’attacco di panico consiste in un episodio acuto e disorganizzante, durante il quale la persona sperimenta una sensazione di catastrofe imminente, con paura di “impazzire” o di perdere il controllo o di morire, accompagnata da sintomi somatici diversi, tra i quali:

• dispnea
• palpitazioni
• dolore o fastidio al petto
• sensazione di soffocamento

L’episodio dura, in media, dai 20 ai 30 minuti.

Spesso gli attacchi di panico sembrano “venire dal nulla”, senza apparenti cause ambientali o intrapsichiche; abitualmente non sono innescati da stimoli specifici, ma talvolta possono essere individuate situazioni che li favoriscono.

Una forma particolare di attacco di panico è l’Attacco di Panico Notturno, il quale si manifesta con il risveglio improvviso dal sonno seguito da uno stato di profonda angoscia. A differenza degli attacchi di panico diurni, dove l’individuo può “proteggersi” mettendo in atto delle personali strategie protettive e di evitamento, nell’attacco di panico notturno si viene completamente spiazzati e ci si ritrova impotenti di fronte all’episodio di panico.

In presenza di particolari condizioni, l’Attacco di Panico sfocia nel Disturbo di Panico, ovvero quando:

• l’attacco di panico è inaspettato;
• gli attacchi di panico inaspettati sono ricorrenti;
• lmeno uno degli attacchi di panico sia stato seguito, per un mese, da preoccupazione persistente di avere altri attacchi; da preoccupazione per le conseguenze o le implicazioni dell’attacco già avvenuto; da una modifica del proprio comportamento in seguito all’attacco.

Spesso i soggetti colpiti da attacchi di panico soffrono anche di Agorafobia, definita come ansia provata nei luoghi aperti. Essa è, inoltre, intesa come paura di essere intrappolati in un luogo o in una situazione dai quali la fuga può essere difficile o tremendamente imbarazzante o nei quali non vi potrebbe essere aiuto in caso di sintomi di panico. Conseguenza di ciò sono i comportamenti di evitamento: riluttanza rispetto a tali situazioni per paura che provochino un attacco (ansia anticipatoria); o la necessità di procurarsi un accompagnatore. Per tali motivi, è comune che i soggetti tendano a restare chiusi in casa, con inevitabili difficoltà per la loro vita sociale, specie lavorativa e scolastica.

Come guarire dagli attacchi di panico?

La cura psicoterapica è strettamente raccomandata, talvolta associata, nei casi più acuti e in particolari circostanze, da una terapia farmacologica di supporto.

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