Disturbi del comportamento alimentare

I Disturbi del Comportamento Alimentare (DCA) sono caratterizzati da un persistente disturbo dell’alimentazione o di comportamenti collegati con l’alimentazione, che determinano un alterato consumo di cibo e che danneggiano significativamente la salute fisica o il funzionamento psicosociale.


I Disturbi del Comportamento Alimentare si presentano nelle seguenti forme:

  • Pica: ingerire una o più sostanze non alimentari, per un periodo di almeno un mese;
  • Disturbo di Ruminazione: ripetuto rigurgito di cibo, per un periodo di almeno un mese;
  • Disturbo Evitante/Restrittivo dell’assunzione di cibo: evitamento o restrizione dell’assunzione di cibo che produce un persistente fallimento di soddisfare le necessità nutrizionali e/o energetiche appropriate;
  • Anoressia nervosa: il termine anoressia può essere fuorviante, in quanto letteralmente significa “perdita di appetito”, implicando che quest’ultimo sia il problema principale. Tuttavia, i sintomi che caratterizzano l’anoressia nervosa sono:
    • ​ricerca fanatica della magrezza
    • opprimente paura di ingrassare
    • peso corporeo inferiore al minimo normale
    • interpretazione significativamente errata del proprio corpo e della propria forma fisica
    • eccessiva influenza del peso e /o della forma del corpo sull’autostima
    • persistente rifiuto di ammettere la gravità della condizione di sottopeso
  • Bulimia nervosa: la bulimia, letteralmente “fame da bue”, è caratterizzata dalla presenza di episodi ricorrenti di abbuffate di cibo associate a modalità inappropriate per impedire l’aumento di peso. L’abbuffata è un episodio in cui si assume una quantità di cibo significativamente maggiore di quella che qualsiasi individuo mangerebbe nello stesso lasso di tempo o in circostanze simili, ed è associata ad una sensazione forte di perdita di controllo. Tra l’anoressia e la bulimia esiste un considerevole legame: generalmente è l’anoressia nervosa che può sfociare nella bulimia.
  • Binge-Eating Disorder (Disturbo da Alimentazione Incontrollata): è caratterizzato da ricorrenti episodi di abbuffata, con una frequenza media minima di una volta alla settimana, associati alla sensazione di perdita di controllo e ad un disagio clinicamente significativo. A differenza della bulimia, le abbuffate non sono però accompagnate da condotte compensatorie inappropriate. L’assunzione di cibo avviene in maniera ricorrente durante la giornata, rapidamente e con frequenza diversa; si mangia fino a sentirsi spiacevolmente pieni ed anche se non ci si sente fisicamente affamati, provocando un disgusto di se stessi, depressione, sentimenti di colpa dopo le abbuffate ed un marcato disagio per la propria condizione. Spesso si mangia da soli, a causa dell’imbarazzo per quanto si sta mangiando.

Come affrontare i disturbi del comportamento alimentare?

La cura psicoterapica è strettamente raccomandata, talvolta associata, nei casi più acuti e in particolari circostanze, da una terapia farmacologica di supporto.

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